Lo scontro con il Sindaco. CICIA NON MOLLA!

Continua il duro scontro fra il presidente provinciale dell'Ordine degli Infermieri professionali, Cosimo Cicia, ed il sindaco di Eboli, Mario Conte. A Cicia sembra sia rimasta impressa l'allusione apparsa nel comunicato di Mario Conte su una presunta cena con 'personaggi in cerca d' autore' e la polemica sembra adesso trasferirsi su di una scena pirandelliana: "…perfettamente a suo agio in una pièce pirandelliana, ma lui, ( il sindaco- ndr-) più che l'autore, sembra uno dei personaggi confusi, in cerca d'identità e di qualcuno a cui addossare responsabilità che sono solo sue." E ci va giù duro: Cicia diagnostica una "sindrome del nanismo politico." Definisce il comunicato di risposta di Conte "…una rappresentazione teatrale male interpretata: un monologo nervoso, infarcito di mezze verità, omissioni e goffi tentativi di attribuirsi meriti che non ha, tipo Cardiologia e Sale Operatorie, finanziamenti ottenuti dall'allora amministrazione Cariello o Nefrologia lavori effettuati dalla Cooperativa Sanatrix Nuovo Elaion." "Quanto al mio presunto immobilismo sull'ospedale di Eboli, -continua Cicia- rispedisco al mittente questa mistificazione: il depotenziamento della struttura è avvenuto negli ultimi anni, sotto i suoi occhi, con la sua colpevole inerzia. Mentre Battipaglia ottiene un nuovo ospedale, lui proponeva come sede suoli privati lungo la Statale 18 mentre si pensava alla località Acquarita – tra selfie, annunci e conferenze stampa – è riuscito solo a ottenere promesse mai trasformate in atti concreti. Sulla sanità, Conte è stato spettatore, non protagonista. Mentre lui recitava da solo contro De Luca, io lavoravo nei tavoli nazionali per portare risorse alla professione infermieristica e al sistema territoriale […]. Sulla vicenda del PUC e dell'urbanistica, infine, il tentativo di revisionismo è patetico: non ero io a sedere in Consiglio quando sono state approvate vere e proprie mostruosità urbanistiche. Parlare del caso Aracne, già archiviato dalla storia e dai fatti, è solo il disperato gesto di chi non ha nulla da mostrare del proprio operato e cerca fantasmi nel passato per nascondere il vuoto del presente." Infine, Cosimo Cicia invita Mario Conte ad un incontro: "…Se ha coraggio, ci guardiamo negli occhi e discutiamo punto per punto, con carte alla mano, senza teatrini. Ma forse teme che venga giù il sipario e si veda la scenografia di cartone che regge il suo racconto." Alfine, il guanto di sfida: "Sindaco Conte, meno teatro e più verità. Gli ebolitani sanno distinguere un attore da un amministratore.E lei, ormai, è fuori parte". Le dietrologie intorno a questo attacco del presidente Cicia, si sprecano. Poi c'è una cena dei misteri a cui allude il sindaco...