IL SINDACO DI EBOLI, MARIO CONTE, INTENDE QUERELARE GIORNALISTI E PROFILI FAKE.
17.11.2025

Per il sindaco di Eboli, Mario Conte, la misura è colma : in una nota denuncia putride insinuazioni e calunnie e sostiene di avere adito vie giudiziarie avverso 'un quotidiano provinciale' ed il profilo fake su Facebook 'Emilio Reale'
LA NOTA DEL SINDACO👇
"Prosegue l'azione di governo della città e di ripristino della legalità: non ci faremo intimidire da notizie di stampa non veritiere e veicolate da profili falsi sui social
La critica politica è il sale della democrazia, insieme al confronto libero e aperto. Anche ruvido, quando è necessario. Ma se la menzogna e l'insinuazione, unite alla denigrazione, diventano centro e motore di un attacco politico e personale, siamo nella palude, putrida e infrequentabile, della calunnia.È un ambiente dove non intendo entrare, perché non è appartenuto e non potrà mai appartenere al mio modo di essere. Non posso però tollerare una congerie di falsità che tocca e tenta di sporcare un'intera Amministrazione e dunque la comunità che ci ha affidato l'attuazione di un programma sulla base di una scelta libera e democratica. Pretendo che questa montagna di menzogne venga bonificata, affidandomi alla giustizia affinché persegua responsabili e suggeritori di questa ignobile manovra.Quanto pubblicato domenica 16 novembre 2025 sulle pagine di un quotidiano salernitano, dove si lanciavano veleni e sospetti su presunte azioni illegali all'interno degli uffici comunali da parte di estranei che il giornalista collega direttamente alla mia persona, andrà ad aggiungersi a due altre azioni giudiziarie che ho intrapreso nei confronti dello stesso giornalista autore dell'articolo. Così come pure nei confronti del profilo falso facebook "Emilio Reale" per una serie di post, ultimo quello di queste ore a corredo di una notizia falsa, che ho trasmesso alla Polizia Postale e alla Procura della Repubblica, stante l'evidente natura diffamatoria.Vorrei rispondere nel merito alle critiche: qui ci troviamo però, ripeto, in una palude dove non c'è traccia di fatti, dove l'unico filo conduttore è la diffamazione e il tentativo di appannare la mia immagine di persona perbene e di integerrimo amministratore. Anche di fronte a questo squallido tentativo, gli ebolitani sapranno giudicare le persone, le storie personali, le famiglie di appartenenza."