IL CONSIGLIERE NORMA, ATTRAVERSO PEC, CHIEDE LE DIMISSIONI DEL COMANDANTE DEI VIGILI E RICEVE LA SOLIDARIETÀ DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE.

La lite in commissione bilancio continua a tenere banco: Con una pec indirizzata al Presidente del Consiglio Comunale, Cosimo Brenga, al Sindaco e ai presidenti di commissione, il consigliere, Giuseppe Norma chiede ufficialmente al primo cittadino, le dimissioni del comandante dei vigili urbani. #Norma ribadisce con forza e con dovizia di dettagli l'avvenuta aggressione in sede di commissione da parte del comandante dei vigili #DeSanctis, rivolgendo un appello formale al Sindaco di "procedere con la revoca immediata dell'incarico al Comandante della Polizia Municipale, perché quanto accaduto non può essere tollerato in alcun contesto istituzionale". Il #Presidente del Consiglio Comunale Cosimo #Brenga interviene sul confronto serrato tra il Consigliere Giuseppe #Norma e il Comandante della Municipale Daniele #DeSanctis durante la riunione della prima Commissione Consiliare, anche in rappresentanza di tutte le forze politiche espressione dalla maggioranza in #ConsiglioComunale. «A nome mio e di tutti i consiglieri esprimo la massima solidarietà al Consigliere comunale Giuseppe Norma e condanno con durezza l'atteggiamento e i toni utilizzati dal Comandante Daniele De Santis durante lo svolgimento della prima Commissione del 20 maggio scorso Le Commissioni Consiliari, così come definito dall'articolo 10 comma 7 del Regolamento per il funzionamento del Consiglio Comunale, sono il luogo del confronto fra idee diverse e il posto dove avvengono contraddittori franchi e duri su argomenti di interesse collettivo riguardanti la nostra comunità. Il Consigliere comunale è per mandato pienamente legittimato ad esigere anche da dirigenti e funzionari responsabili degli Uffici, degli amministratori, delle aziende ed Istituzioni del Comune, informazioni, documenti, discutere e formulare proposte su questioni di interesse collettivo, compresi il funzionamento della macchina comunale e le attività di settore.Il confronto e la discussione sono elementi base della democrazia. Atteggiamenti indecorosi e toni accesi nei luoghi istituzionali sono inconcepibili diseducativi e al di fuori dal confronto democratico e li stigmatizziamo con la massima fermezza».

