Gli alloggi della discordia al Rione Pescara. Interviene Altritalia.

24.03.2025
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"Ma veramente lo hanno fatto?
Sรฌ, lo stanno facendo!
Hanno cambiato la destinazione d'uso del Parco.
Eboli รจ, probabilmente, il primo Comune in Italia a rubare un'area verde, una parte di un parco pubblico di 8.000 m2 in un quartiere periferico, per costruire alloggi di edilizia popolare.
E questo mentre Eboli ha fame di un parco urbano.
Certo che siamo felici che si costruiscano case popolari! Ma proprio lรฌ dovevano realizzare quelle due palazzine?
Non pensiamo fosse l'unica scelta possibile e non ne comprendiamo la ragione.
Eboli, cittadina di circa 38.000 abitanti, non ha nessuna area verde adibita a parco urbano.
Quegli 8.000 m2 nel Rione Pescara era l'unico spazio dedicato a ciรฒ, realizzato circa 30 anni fa come parco-giochi e area verde del quartiere difficile e poi dimenticato, abbandonato da tutte le amministrazioni che si sono succedute negli anni.
Noi volontari dell'Associazione 'L'Altritalia', convinti che lรฌ la cura dell'ambiente ed interventi di prevenzione contro la devianza minorile fossero indispensabili per migliorare la qualitร  della vita dei residenti - insieme a Peppino, Damiano, Fausto, Maurizio, Valerio, Irene, Carlo, Felice, Raffaele, Carmela, Francesco, Giuseppe, Angela, Anna e tanti altri ragazzi - abbiamo fatto la nostra parte per far realizzare quel parco.
Prima in quell'area c'erano 8.000 m2 di rifiuti, per lo piรน scarti edilizi sversati da ditte disoneste: mattonelle, vasche da bagno, lavandini, cisterne, cessi โ€ฆ, oltre alla vasca di un depuratore mai andato in funzione, ma piena d'acqua, nella quale era anche caduto qualche bambino.
Insieme ai ragazzini del quartiere che seguivamo a scuola e nel tempo libero, con l'appoggio delle loro famiglie, facemmo varie iniziative per denunciare quella vergogna.
Organizzammo anche una finta inaugurazione con la finta presenza di un finto ministro delle aree inurbane ed una finta partita di calcio tra Ebolitana e Resto del Mondo.
Finalmente realizzarono il parco con campetto di calcio, spogliatoi ed anfiteatro, ma non piantarono neppure un albero, c'era solo qualche vialetto che attraversava delle aiuole incolte.Allora fummo noi volontari a tagliare l'erba, a rivoltare la terra con motocoltivatore, a zappare, a piantare simbolicamente degli alberi e dei fiori, in attesa che intervenissero gli amministratori.
Quel parco i residenti del quartiere non l'hanno mai usato: non c'erano alberi che facessero fresco d'estate, non c'era una fontanella, non c'erano panchine, ma solo erba alta.
Nel 2014 fu fatto un intervento di recupero, fu ri-inaugurato e fu denominato 'Parco della Legalitร '.
Poi abbandonato di nuovo perchรฉ, come sempre, chi amministra la cittร  non programma la manutenzione del verde pubblico.
Oggi, 2025, l'attuale amministrazione decide che quell'area verde รจ troppo grande per quel quartiere e per la nostra cittร  e perciรฒ costruisce proprio in quell'area due palazzine popolari.
Certo, lascerร  dei giardinetti, ma daremo l'addio definitivo alla possibilitร  di avere un parco! Un vero parco urbano che sarebbe stato, invece, possibile realizzare sugli 8.000 m2.
Non รจ successo mai in nessun altro comune d'Italia!
Il verde pubblico รจ una ricchezza per tutti i cittadini, per cittร  piรน vivibili: c'รจ bisogno di polmoni verdi e non di meno verde.
Invece di piantare piรน alberi ad alto fusto e fiori, di metterci panchine e giochi per bambini, costruiranno - proprio lรฌ - alloggi popolari che, ribadiamo, siamo piรน che contenti che vengano costruiti, ma non lรฌ.
A chi saranno destinati i nuovi alloggi?
Ai cittadini ebolitani oggi residenti nelle palazzine del Borgo (il cosiddetto Fort Apache, per lungo tempo inavvicinabile anche da parte delle forze dell'ordine), che saranno abbattute per realizzare in quell'area dei giardinetti (siamo pur sempre nel centro della cittร !).
Una parte di queste famiglie, a quanto si legge dai giornali, รจ anche responsabile della piazza di spaccio piรน grande di Eboli e provincia.
E dove andranno quelle famiglie?
Tutte al quartiere Pescara, un quartiere periferico che ospita giร  5.000 persone e che vede molte criticitร  sociali; un quartiere-dormitorio privo di servizi e di luoghi di socializzazione, un quartiere abbandonato da sempre, dove si vedono cumuli di spazzatura ovunque, dove l'erba alta invade aiuole e marciapiedi, dove ci sono buche nelle strade e marciapiedi rotti, dove non ci sono negozi nรฉ luoghi d'incontro (tranne la parrocchia), dove si spaccia quasi alla luce del sole.
Queste altre case popolari andranno lร  dove c'era il parco pubblico.
Andranno a togliere definitivamente del verde pubblico e ad aggiungere altro disagio a quello giร  presente nel quartiere Pescara.
C'รจ tanta gente per bene che vive nel quartiere Pescara e merita molta piรน attenzione.
Ma solo qui ad Eboli non si riesce ad imparare dagli errori?
Quel quartiere, come tante "167" in Italia, nacque per dare risposta abitativa in un momento di emergenza.
Negli anni, ovunque in Italia, si รจ capito che la scelta di concentrare tante famiglie con disagio sociale in un unico luogo privo di servizi porta a realizzare delle bombe sociali.
Ad Eboli รจ stato scelto di aggiungere disagio a disagio: si abbattono le case popolari al centro e se ne aggiungono altre in periferia, in quella periferia!
E tutto questo nel silenzio assordante dei partiti di opposizione e delle associazioni ambientaliste: il verde del quartiere Pescara vale meno degli alberi in centro cittร ?
Per noi dell'Associazione L'Altritalia รจ una scelta sbagliata che ci ritroveremo sul groppone tutti quanti noi ebolitani in futuro."