Gerardo Rosania: elezioni regionali, andare oltre al malcontento ed il mugugno
05.09.2025

Ieri sono stato a Napoli alla assemblea /incontro promosso da Democratici per l'Alternativa.
Un incontro riuscitissimo, con interventi di altissimo livello.
Rimane, però, a mio avviso aperto il problema del " che fare?".
Io ho provato a dire , in aggiunta alle cose che ho scritto in questi mesi, la mia opinione.
La opinione di un vecchio militante di base con in tasca la tessera di Rifondazione Comunista.
Il centro/sinistra ha avviato nel modo peggiore possibile il percorso che porta alle elezioni regionali.
Si è discusso per mesi, in modo deprimente, della questione del " terzo mandato".
Nessuno lo voleva questo terzo mandato mandato, salvo De Luca.
Eppure abbiamo discusso di questo fino a quando , su ricorso del governo ( che aveva dimenticato di presentarlo in Veneto!) non si è pronunciata la Suprema Corte.
Poi l'Accordo Romano . Accordo chiuso non fra partiti come sarebbe logico, ma fra partiti ed un iscritto al PD.
Nella folle convinzione che gli accordi Romani sarebbero stati passivamente recepiti dal territorio.
Errore di una gravità unica.
Quell'accordo ha esasperato malumori e disagi e corre il rischio di accrescere l'astensionismo a partire dal popolo della " Sinistra" ( di cui nessuno sembra più preoccuparsi).
" Che fare" , quindi , a mio avviso, partendo dalla convinzione che tutta la Sinistra dovrebbe stare dentro la coalizione del Centro/Sinistra se ci sono le condizioni di agibilità politica?
Io penso che l'area che si è riunita ieri a Napoli dovrebbe chiedere pari dignità al tavolo del centro sinistra per verificare il sussistere di quella " agibilità politica " in quella coalizione, andando , quindi , oltre il "mugugno ed il malessere" ponendo quattro elementi di discussione precisi :
1) La perimetrazione della coalizione ! C'è una grande rincorsa a quanto di più vecchio possa esserci nel " centro", ma tutto l'arcipelago della Sinistra interessa o meno?
2) la definizione di chi sono i soggetti della coalizione!
Una coalizione si costituisce fra forze politiche ed aree politiche. Liste ad personam non sono altro che un riconoscimento ( piuttosto ipocrita!) di potentati politici e signori dei voti.
3) Definizioni con le precedenti amministrazioni regionali targate De Luca ! C'è bisogno per essere coerenti e credibili di segnare una netta soluzione di continuità verso quelle esperienze amministrative.
3/4 dei pilastri della costituenda coalizione di centro/sinistra in questi dieci anni sono stati ferocemente alla opposizione ed ora?
Ora si è disposti a rinnegare in modo suicida quella opposizione?
4) Il programma !
Fino ad ora sul programma non è stata detta una parola. Ed è chiaro che non la si dirà se non si chiarisce il rapporto con le Giunte di De Luca. Se non si chiarisce è altrettanto evidente che il programma è quello di De Luca che, infatti pretende " continuità" con se stesso.
Sanità, Beni Pubblici, Aree Interne ( mobilità e dissesto idrogeologico.) , Gestione Rifiuti, Urbanistica, Agricoltura, Decentramento Amministrativo, Lotta alla Criminalità, Questione Morale. Ecc.
Tutti temi che stanno là, e aspettano di avere risposte dal Centro/Sinistra. Risposte coerenti e credibili che affermino una netta Suzuki e di continuità con le scelte Deluchiane.
Questo il quadro!
Si verificherà che c'è agibilità politica nel centro/sinistra , perché le risposte a quei temi sono positive?
Allora tutta la Sinistra, a mio avviso, deve stare dentro la coalizione con proprie liste per vincere questa battaglia ed avere proprie rappresentanze istituzionali .
Le risposte sono negative?
Allora vuole dire che il Centro/Sinistra in Campania si configura come una " minestra riscaldata" terreno di scorribande di potentati elettorali , in cui le parole " coerenza" e " credibilità" hanno smarrito il loro significato e dove l'unica cosa che conta è " l'oggi" mentre " la prospettiva " non esiste.
In questo caso , a mio avviso, non ci sono le condizioni per votarlo.
Che fare allora a Sinistra?
Due sono le strade:
-andare ad accrescere le fila di chi si astiene già intorno al 45% prima che venisse fuori " l' Accordo Romano " con De Luca.
- presentarsi in piena autonomia , fuori dal Campo Largo , con un proprio candidato presidente e con liste proprie aperte a tutto ciò che c'è a Sinistra, a tutto il malessere , a tutto il disagio che il centro/sinistra sta determinando con le sue scelte " tafazziane".
Io NON sono per la astensione!
I tempi sono strettissimi, ma ce la si può fare.
E per cortesia , non si ricorra al solito tema del " così vince la destra " .
La destra vince a livello nazionale ed a livello regionale, fin quando la Sinistra " non reimparerà " a fare la Sinistra.