Eboli: Anna Grimaldi scrive ai vertici dell'ASL perchรจ i cittadini diversamente abili non hanno diritto alle cure mediche.

23.04.2025
Anna Grimaldi ๐ฌ๐œ๐ซ๐ข๐ฏ๐ž ๐ฎ๐ง๐š l๐ž๐ญ๐ญ๐ž๐ซ๐š ๐š๐ฉ๐ž๐ซ๐ญ๐š ๐ข๐ง๐๐ข๐ซ๐ข๐ณ๐ณ๐š๐ญ๐š ๐€๐ฅ ๐ƒ๐ข๐ซ๐ž๐ญ๐ญ๐จ๐ซ๐ž ๐†๐ž๐ง๐ž๐ซ๐š๐ฅ๐ž, ๐€๐ฅ ๐ƒ๐ข๐ซ๐ž๐ญ๐ญ๐จ๐ซ๐ž ๐’๐š๐ง๐ข๐ญ๐š๐ซ๐ข๐จ ๐๐ž๐ฅ๐ฅ'๐€๐’๐‹ ๐๐ข ๐’๐š๐ฅ๐ž๐ซ๐ง๐จ ๐ž ๐š๐ฅ ๐ƒ๐ข๐ซ๐ž๐ญ๐ญ๐จ๐ซ๐ž ๐’๐š๐ง๐ข๐ญ๐š๐ซ๐ข๐จ ๐๐ž๐ฅ ๐ƒ๐ข๐ฌ๐ญ๐ซ๐ž๐ญ๐ญ๐จ ๐’๐š๐ง๐ข๐ญ๐š๐ซ๐ข๐จ ๐Ÿ”๐Ÿ’ โ€“ ๐„๐›๐จ๐ฅ๐ข/๐๐ฎ๐œ๐œ๐ข๐ง๐จ ๐ฉ๐ž๐ซ๐œ๐กรจ ๐ข ๐œ๐ข๐ญ๐ญ๐š๐๐ข๐ง๐ข ๐๐ข๐ฏ๐ž๐ซ๐ฌ๐š๐ฆ๐ž๐ง๐ญ๐ž ๐š๐›๐ข๐ฅ๐ข ๐ง๐จ๐ง ๐ก๐š๐ง๐ง๐จ ๐๐ข๐ซ๐ข๐ญ๐ญ๐จ ๐š๐ฅ๐ฅ๐ž ๐ฉ๐ซ๐ž๐ฌ๐ญ๐š๐ณ๐ข๐จ๐ง๐ข ๐ฌ๐š๐ง๐ข๐ญ๐š๐ซ๐ข๐ž ๐ ๐š๐ซ๐š๐ง๐ญ๐ข๐ญ๐ž ๐š ๐ญ๐ฎ๐ญ๐ญ๐ข ๐ ๐ฅ๐ข ๐š๐ฅ๐ญ๐ซ๐ข ๐œ๐ข๐ญ๐ญ๐š๐๐ข๐ง๐ข.

Siamo nel 2025 e per chi si muove su sedia a ruote non รจ ancora possibile effettuare una visita oculistica in una struttura pubblica della nostra ASL !

Giorno 8 aprile mio marito ed io abbiamo accompagnato mia sorella ottantaduenne (che sta in carrozzina da una vita) presso il Poliambulatorio del Distretto Sanitario in Via Pescara ad Eboli per effettuare una visita oculistica.

Come si evince dall'allegato referto, la visita non รจ stata eseguita. 

Vi spiego il perchรฉ.

Dovendo โ€œobbligatoriamenteโ€ essere presente alle 8,30 per poter usufruire della prestazione, mia sorella, colpita da poliomielite all'etร  di 7 mesi, date le sue difficoltร  di movimento (muove a fatica un solo braccio), si รจ dovuta svegliare alle 5 del mattino per arrivare in orario. 

Dal momento che non era ancora presente l'oculista, preoccupati che l'appuntamento potesse saltare, abbiamo chiesto informazioni sugli orari dell'ambulatorio e ci รจ stato risposto che le visite cominciano in genere alle 8 e che la specialista aveva probabilmente avuto un contrattempo, ma che sarebbe arrivata.

รˆ arrivata alle 9 e, per fortuna, mia sorella era la prima paziente.

Dopo circa un quarto d'ora siamo entrate e, senza nemmeno scusarsi per il ritardo, si รจ mostrata subito mal disposta, facendo una raffica di domande del tipo โ€œMa la signora non cammina proprio?โ€, โ€œMa la signora non puรฒ stare in piedi nemmeno per un po'?โ€, โ€œMa la signora non riesce a fare nemmeno un passoโ€, โ€œDa quanto tempo รจ in carrozzina?โ€, โ€ฆ Tutto questo per una visita oculistica!

Poi รจ stata la volta dell'impegnativa: secondo la dottoressa non si fanno visite di controllo bensรฌ visite complessive, perchรฉ non si devono solo prescrivere le lenti, ma che va prima valutata la situazione complessiva dell'occhio, e cosรฌ via.

Sarร  sicuramente cosรฌ, ma noi pensavamo di fare solo un controllo per verificare eventuali cambiamenti delle lenti progressive che utilizza.

A questo punto ha chiesto i referti precedenti, ma non le stavano bene, perchรฉ non c'era una diagnosi ma solo l'indicazione della gradazione delle lenti. 

Ma a noi nรฉ nel pubblico nรฉ nel privato รจ stato mai dato altro oltre alla documentazione che abbiamo esibito.

Finalmente รจ arrivato il momento della visita vera e propria.

E lรฌ le cose sono davvero diventate tragicomiche!

- Il tavolo su cui poggiava l'apparecchio era chiuso su 3 lati e l'ingombro delle ruote della carrozzina impediva di avvicinarsi.

La specialista non ha mostrato la benchรฉ minima disponibilitร  a trovare soluzioni.

Con fatica mia sorella รจ riuscita a poggiare il mento sull'apposito supporto ma, vista la distanza e l'altezza dell'apparecchio, non riusciva a poggiare la fronte.

 - Abbiamo allora chiesto un cuscino o dei libri che le permettessero di stare seduta piรน in alto, ma non รจ stato possibile avere nessuna delle due cose.

L'oculista ci ha detto che forse sarebbe stato meglio fare la visita in ospedale, perchรฉ lรฌ ci sono letti e, quindi, avrebbero sicuramente avuto dei cuscini.

Ci ha anche detto, perรฒ, che, in ogni caso, le apparecchiature in dotazione dell'Ospedale di Eboli sono le stesse di quelle in dotazione del Distretto e che, quindi, ci sarebbero stati gli stessi problemi.

- La specialista ha proposto che spostassimo mia sorella sullo sgabellino girevole, mantenendola in 3, ma non si rendeva conto del fatto che non puรฒ reggersi se non ha uno schienale, sebbene glielo facessimo presente (รจ vero che รจ un'oculista, ma pur sempre di un medico si tratta).

- Abbiamo chiesto una sedia normale con lo schienale, ma non c'era nessuna sedia che fosse alta quanto lo sgabellino e il tavolino su cui era poggiato l'apparecchio non si abbassava.

- A questo punto abbiamo chiesto che facesse solo quello che riusciva a fare.

Le ha fatto leggere le prime righe della tabella per la misurazione della vista cambiando due o tre lenti e ha terminato lรฌ la visita, senza fare nessuna valutazione delle lenti.

E questo รจ quanto.

Mia sorella dovrร  fare una nuova visita oculistica, ma ci guarderemo bene dal tornare al poliambulatorio del Distretto.

Pensavamo che in una struttura pubblica non ci fossero problemi ad erogare una prestazione a chi sta su sedia a ruote ma, a quanto pare, non รจ cosรฌ.

Non si prevede che possa recarsi a fare una visita oculistica chi รจ costretto a stare in carrozzina!

Dal momento che mia sorella ha grosse difficoltร  di vista, dopo tanti mesi di attesa per fare la visita giorno 8 aprile, dovrร  aspettare altri mesi per poter effettuare una visita oculistica in una struttura pubblica, sperando di trovare un ambulatorio accessibile.

O dovremo metterci alla ricerca di uno studio privato con ingresso accessibile a portatori di handicap e attrezzature che consentano anche a chi sta in carrozzina di fare la visita.

Considerato che 

1) giร  la Costituzione Italiana prevedeva la tutela delle persone con disabilitร  e il divieto di discriminazioni (artt. 2, 3, 32, 38);

2) le leggi sull'abbattimento delle barriere architettoniche risalgono oramai ad oltre trent'anni fa;

3) l'articolo 25 della Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilitร  del 13 dicembre 2006, firmata dall'Italia il 30 marzo 2007 e poi ratificata con la legge n. 18 del 3 marzo 2009, vieta la discriminazione in materia di assistenza sanitaria e sancisce il diritto alla salute senza discriminazioni. 

Questo diritto implica che le persone con disabilitร  abbiano accesso ai servizi sanitari in modo uguale a tutti, senza subire limitazioni o esclusione basate sulla loro condizione;

la sottoscritta chiede che le SS.LL. adottino i necessari provvedimenti per far sรฌ che le leggi dello Stato siano rispettate anche ad Eboli;

che vengano valutati ed eventualmente sanzionati comportamenti e/o organizzazioni degli ambienti di lavoro che hanno comportato una discriminazione nei confronti di mia sorella in quanto persona con disabilitร .

Resto in attesa di risposta scritta.