Ciro Chietti UILFPL: Sanità campana: il Governo rispetti gli impegni
07.08.2025

Desideriamo esprimere la nostra profonda preoccupazione e contrarietà rispetto alla decisione del Governo di non consentire alla Regione Campania l’uscita dal piano di rientro sanitario, nonostante il raggiungimento di risultati economici e gestionali ampiamente positivi.
Si tratta di una scelta grave e immotivata, resa ancor più incomprensibile dal parere favorevole espresso dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, che ha attestato il rispetto degli equilibri finanziari e la sostenibilità complessiva del sistema sanitario regionale.
A bloccare il percorso è stato il Ministero della Salute, che ha evidenziato alcune criticità — come la copertura delle RSA e la diffusione degli screening oncologici — senza tuttavia tenere conto dei progressi significativi compiuti dal sistema sanitario campano negli ultimi anni.
È doveroso riconoscere che, pur operando in un contesto normativo rigido e con carenze strutturali croniche di personale, la Campania ha saputo risanare i conti e migliorare la qualità dei servizi. Eppure, ancora oggi, si impedisce alla Regione di gestire in autonomia la propria sanità, bloccando assunzioni, investimenti e programmazione.
La normativa nazionale prevede che l’uscita dal piano di rientro debba avvenire a seguito di una valutazione congiunta tra Ministero della Salute e MEF. Se il Ministero dell’Economia ha confermato il rispetto dei parametri economici e la maggior parte degli indicatori sanitari risulta soddisfatta, non esistono ragioni tecniche per mantenere un commissariamento che appare sempre più una scelta politica.
Proseguire su questa strada significa rallentare la modernizzazione del sistema sanitario regionale, ritardare risposte fondamentali per i cittadini e tenere sotto vincolo un territorio che ha rispettato pienamente gli impegni assunti.
Chiediamo al Governo un atto di coerenza e responsabilità istituzionale: riconosca gli sforzi compiuti e consenta alla Campania di tornare a gestire con pienezza e autonomia la propria sanità.
La Campania ha rispettato le regole. Ora è lo Stato che deve rispettare la Campania.